Visita a Mida: Maggio 2016
Missione e Carità Diocesi di Malindi Kenya  | Adozione a Distanza Bambini | Costruzione Ospedale Missione di Watamu

Adozione a Distanza Scuola | Adottare un Bambino Africano a Distanza | Adottare un Bambino a Distanza Associazioni Sicure | Missione e Carità - Misheni na Ukarimu Onlus | Visita a Mida: Maggio 2016

Visita a Mida: Maggio 2016

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Visita a Mida: Maggio 2016

Visita a Mida: Maggio 2016

Report di maggio 2016

 

Cinque operatori della Misheni na Ukarimu Onlus dal 5 al 15 maggio 20126 si sono portati in Kenia alla missione di Mida. Nonostante la previsione di piogge sia piccole che grandi. Non hanno tardato a farsi conoscere e in diversi giorni lo spettacolo della grande pioggia ha permesso agli operatori cosa comporta per la gente continuare la propria vita quotidiana con queste condizioni atmosferiche. Ma nonostante le piogge, che potevano rendere rallentato il lavoro, tutto è andato come prospettato. Le temperature sono soltanto diminuite di qualche grado, ma sostanzialmente persistente il caldo nella media dei 30 gradi.
In programma numerose cose da affrontare. Dopo l’ultima nostra presenza a Mida nel mese di febbraio e Marzo u.s sono avvenuti molti cambiamenti. Il principale cambiamento l’alternanza alla guida pastorale della Missione che è passata dalle mani di P. Agostino a quelle di P. Martin, sacerdote diocesano di Malindi, responsabile della caritas diocesana e vice parroco nella parrocchia missionaria di Watamu. A P.Martin è ora affiancato P. Giulio Manera, nostro Presidente, che dal 28 Aprile è del presbiterio diocesano di Malindi.


Mentre P. Martin avrà cura della pastorale ordinaria, P. Giulio si curerà delle varie opere sociali e caritative della Missione. Il cambiamento è avvenuto il 1 Maggio e noi siamo arrivati a Mida il 5 Maggio proprio per non essere assenti in questo nuovo inizio di vita per la Missione di Mida nella quale la nostra Onlus in questi 5 anni ha profuso energie ed economia per raggiungere gli attuali traguardi.


Con il 1 Maggio inizia anche un capitolo nuovo perché Mida ora è al centro di tutta l’attività pastorale missionaria dell’intera area e quindi dei villaggi vicini. Area che si è formata con la separazione di questa da quella di Watamu. Il territorio dunque della missione di Mida è dunque immenso e da essa dipende una grande quantità di persone che si aggirano sule 160 mila. Ragione e motivo in più per continuare a rafforzare la missione e le sue opere che ora devono sopportare il peso di un allargamento. Ciò significa cominciare a valutare come da Mida al centro, stabilire i contati e i rapporti con la periferia. E in questo viaggio, nei giorni della nostra presenza abbiamo potuto vedere cosa ciò comporti.
Questo viaggio sarà ricordato come un momento di ripartenza e di nuovo impegno nel consolidamento dell’esistente, nel suo allargamento e per le nuove prospettive di servizio e di lavoro.
I Collaboratori presenti in questi giorni hanno proseguito in parte il lavoro lasciato in sospeso alla metà di Marzo relativi riparazione, manutenzione e nuove dotazioni alla sede o casa della missione.
-Installata l’apparecchiatura di intensificazione del segnale cellulare perché nella missione vi sia la possibilità di poter comunicare sia telefonicamente che con internet.
-completata l’opera di posa delle pietre galane nel cortiletto interno per impedire l’eccesso di terra e di polvere nella casa
-completata l’opera di recinzione come si deve dell’area per la produzione orticola compromessa purtroppo dagli animali che entravano a piacimento tra le aiuole di produzione compromettendone il risultato.
-verniciato nella chiesa il piano del presbiterio, l’altare, il lambone e il battistero. Dopo cinque anni andava fatto.
Tempo e attenzione è stata data alla scuola sia infantile che primaria. Le strutture versano in cattive condizioni e in questi giorni si è stillato un programma teso a ridare a queste strutture la dignità che il tempo ha tolto. Esse richiedono un notevole intervento di restauro, a soprattutto una serie di interventi finalizzati a salvaguardare queste strutture che risultano eccessivamente aperte ai malintenzionati. Nel precedente periodo di presenza a Mida dopo la costruzione del nuovo ufficio di presidenza e si segreteria delle scuole si era provveduto a tinteggiarle. Lo stesso lavoro dovrebbe ora essere esteso a tutto il complesso scolastico. Mail problema urgente da risolvere sono i servizi igienici e la soluzione per l’abbattimento delle polveri in eccesso dovute alla ampia zona in terra battuta che circonda le strutture. Da questi giorni di presenza sono derivati imput importanti per trasformare il complesso scolastico delle primarie in una complesso più completo e più in sicurezza. Sarà uno degli impegni prossimi che potrà essere portato a buon fine perché collegato con l’altra struttura che verrà ad incrementare l’area scolastica con gi spazi di gioco organizzati e curati.
Tempo inoltre è stato dedicato a fianco della dirigenza scolastica per rivedere il lavoro programmato a febbraio sia sul piano della gestione scolastica che sul piano della efficienza e della qualità della scuola individuando i punti critici da risolvere e opportuni elementi migliorativi della situazione scolastica sia sul fronte degli alunni che del corpo docente. Purtroppo siamo solo all’inizio di una trasformazione e di una importante evoluzione del settore scolastico. L’obiettivo è quello di portare la scuola di Mida ad un livello più alto e più di valore rispetto alla attuale condizione. Desiderio della Misheni na Ukarimu Onlus è quello di portare alla scuola ad un grado di efficienza mancante, per garantire a tutti il diritto allo studio e ad uno studio dignitoso. Per questo i collaboratori hanno lavorato nel perfezionamento degli archivi, nella redazione dei verbali e nelle documentazioni mancanti. Ma di lavoro ce n’è ancora tanto da espletare.
Gli ambulatori invece non hanno avuto necessità di particolari interventi. Funzionano e le cose stanno andando avanti bene perché la staff è abbastanza accorta nell’espletare un buon servizio, anche se qualche punto rimane un po’ da rivedere. Quello che abbiamo visto, come per la casa e come per le scuole, il cortile antistante gli ambulatori che è come una sorta di grande sala di attesa necessita di essere reso ideale a ricevere le persone. Anche qui, purtroppo la terra e la polvere fa da regina ed entra negli ambulatori. E’ già in atto la elaborazione del progetto per dotare l’area di pavimentazione e di aiuole, soprattutto di piante ombreggianti.
E’ stata improntata l’area nella quale saranno edificati l’ambulatorio dentistico ed oculistico che rispetto ad una prima collocazione, verranno posti in strutture idonee e collocate per una comoda fruizione degli stessi potendo accedere dal piazzaletto antistante alla chiesa.
Abbiamo lasciato Mida con indicazioni precise date per l’avanzamento dei lavori. Principalmente per stabilire una volta per tutte i confini della proprietà. Per cui i tecnici del catasto di Kilifi sono stati coinvolti per procedere ora e definitivamente a determinare i confini e a delimitarli onde evitare ciò che già abbiamo potuto constatare di una appropriazione indebita di terreni. Ciò comporta ulteriore spesa ma comunque necessaria per la tranquillità di tutti i vicini e di noi soprattutto.
Impressioni generali
Anche questo gruppo, come quello precedente ha alloggiato nella ‘fraternity house’. Ciò permette ai collaboratori ed operatori di vivere nel villaggio e di mezzo alla gente, quindi in contatto e in relazione con la popolazione che tra l’altro è contenta per questa presenza nel villaggio. Il fatto di abitare tra la gente e di essere con loro fa nascere un clima di reciproca accoglienza molto importante che mostra la differenza del nostro modo di essere presenti e di operare e di servire da qualsiasi altra istituzione. Quando siamo presenti siamo presenti come comunità che è aperta alla comunità locale, soprattutto alle persone nostre collaboratrici del posto. Con loro ci si ritrova nei vari lavori, ma soprattutto ci si ritrova a pregare insieme e a condividere il pasto comunitario. Questo favorisce anche dialogo e riflessione. E’ questa presenza che abilita la collaborazione e la maturazione dell’assunzione di responsabilità. Sapendoci presenti le persone vengono alla missione non solo per parlare dei loro problemi, ma anche per renderci omaggio delle loro attenzioni. Desiderano che noi abbiamo a trovarci bene con loro e farci percepire che nel villaggio siamo amati e ben voluti, quindi anche resi sicuri della loro vicinanza e attenzione. Possiamo dire che a Mida ci si sente un po’ come a casa nostra. Siamo stati anche in altri luoghi in questi giorni, con la convinzione che comunque a Mida si sia aperta una esperienza unica e che ogni progetto avanzato abbia concorso a sviluppare un senso di aggregazione sia sociale che ecclesiale sicuramente diversa e qualificata da quello che è un po’ nostra caratteristica.

 

Pensando in un prossimo futuro


I collaboratori hanno più volte valutatala necessità di un programma di sviluppo per un prossimo futuro e tra le opere che necessitano di essere fatte sicuramente quella relativa la ‘casa della mamma’ da collocare nell’area dell’asilo infantile. Ciò per aiutare le giovani mamme sia mentre sono in gravidanza, sia nella fase successiva donando loro formazione ed aiuto fino al raggiungimento dei due anni del loro bambino.
Si rende necessario avviare decisamente la struttura modesta, ma importante dell’Oratorio. Ovvero del’accoglienza dei bambini, ragazzi e giovani che nelle ferme scolastiche rimangono senza nutrizione e spaesati. Struttura che nell’essenziale possa favorire l’aggregazione diurna per attività educative, ricreative e sportive, ma soprattutto per assicurare nutrizione e igiene. L’area è già individuata.
Si temporaneamente sospesa l’attività di produzione dei mattoni, ma che riprenderà con un gruppo di lavoro nuovo che dovrà in modo più intenso dedicarsi a farne dal momento che necessitiamo di essi per le varie strutture da mettere in atto.
Non riportiamo qui quello che invece riguarda la novità di P. Giulio che ora è a Mida come collaboratore di P. Martin e che seguirà le varie opere sociali e di carità della missione. Si potrà leggere a parte una sua relazione su questa novità.