report di settembre 2016
Missione e Carità Diocesi di Malindi Kenya  | Adozione a Distanza Bambini | Costruzione Ospedale Missione di Watamu

Adottare un Bambino Africano a Distanza | Adottare una Famiglia a Distanza | Adozione a Distanza Africa | | report di settembre 2016

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Adottare un Bambino Africano a Distanza | Adottare una Famiglia a Distanza | Adozione a Distanza Africa | | report di settembre 2016

report di settembre 2016

Presenza in Kenia a Gennaio del 2013


 Da Mida Sant’Anna
La prima presenza dell’anno 2013 in Kenya, nella Diocesi di Malindi, si sta presentando come presenza importante su fronte della collaborazione missionaria. In questi giorni abbiamo potuto meglio valutare le prospettive della collaborazione. Quelle delineate dal Vescovo di Malindi Mons. Emmanuel e quelle che sono delineate da noi di volta in volta. Si evidenzia anzitutto che la Diocesi conta sulla nostra presenza a Mida dove le intenzioni sono evidenti per riguardo il villaggio. Intenzioni che riguardano lo sviluppo della comunità cristiana cattolica locale perché giunga in breve alla sua autonomia da Watamu e Mida possa essere stazione missionaria a tutti gli effetti attiva su tutti i fronti della vita della Chiesa. L’Associazione Misheni na Ukarimu onlus è lo strumento giuridico che permette l’avanzamento dei progetti che non sono semplicemente progetti sociali nel senso più stretto del termine, ma ecclesiali. Per questo motivo ogni passo che compiamo è posto nel solco di una riflessione e di un ragionamento che affonda le sue motivazioni nella effettiva costruzione ed edificazione della Chiesa, e quindi della comunità ecclesiale. In pratica il nostro impegno è teso ad offrire alla Diocesi di Malindi ma possibilità di essere Chiesa. E’ lei che deve crescere e svilupparsi per assicurare nel futuro il cammino di tutti i suoi figli. I bisogni sono realmente tanti e le necessità sempre di più si accrescono. La scarsità di mezzi, ma ancor più di personale sacerdotale, religioso e laicale si notano. Venerdì 17 gennaio siamo stati con il Vescovo in un villaggio distante un’ora e mezza da Malindi, posto all’interno rispetto la costa. Lì c’è un sacerdote giovane ordinato l’anno scorso che attende alla pastorale del villaggio di Marafa. Molto valido come sacerdote, molto motivato e preparato e potremmo dire anche coraggioso. Ci ha parlato della sua vita e di tutte le problematiche che ogni giorno deve affrontare. Non possiamo nascondere a noi stessi lo stupòre nel notare il coraggio e la generosità di Don David. Sacerdote che fa del suo meglio e che deve anche seguire altri 9 villaggi intorno a quello in cui lui risiede. Alcuni anche molto distanti. La Diocesi di Malindi, che esiste da 13 anni deve far fronte ad una pastorale missionaria per la quale ci vorrebbero sacerdoti e comunità in grado di attendere alle necessità della popolazione cristiana di questi numerosi villaggi. Il vescovo è fiducioso che lentamente andrà ad accrescersi la forza e la capacità da parte della sua Chiesa di garantire una migliore assistenza pastorale alla popolazione cristiana presente un po’ ovunque e molto frantumata. Ed è per questo che Egli è ritornato anche questa volta sul discorso del Villaggio di Mida, nel quale ci sarebbe la necessità di incominciare a dare più risalto e più valore alla comunità presente. Già la presenza delle Suore assicura al Villaggio una vicinanza della Chiesa alla popolazione. Ma non basta. C’è bisogno di un rafforzamento per il quale la comunità francescana della Santa Montagna potrebbe essere di valido aiuto. Il Vescovo l’ha conosciuta quando l’anno scorso è stato ad Arona per 15 giorni nella comunità. E nutre la fiducia che vi possa essere nel futuro la presenza di essa. Anche per un discorso che si rende sempre più importante che è quello di assicurare sulla costa una corretta pastorale del turismo, in questo momento mancante con tante conseguenze.
Questa ampia premessa è necessaria per capire pertanto la messa in opera della ‘casa dei volontari’. Destinata ad accogliere i volontari della comunità francescana della Santa Montagna e non solo, con l’obiettivo di offrire al villaggio una testimonianza cristiana di comunità che sappia anche essere attenta alla carità.
Pertanto, la presenza nostra qui, ha permesso ulteriore capacità di comprensione della realtà locale, delle più profonde esigenze della Diocesi, che necessita sì di tanti aiuti materiali, ma anche di questa collaborazione missionaria. Ed è interessante cogliere come siano importanti questi passaggi per poter perfezionare il rapporto di collaborazione. Soltanto quando a monte c’è una piena comunione pastorale allora ci si può muovere con i passi giusti che portano progressivamente a validi traguardi destinati a durare nel tempo, a perfezionarsi e a rafforzarsi. Solo così tutto ciò che si fa non rimane una cattedrale nel deserto, ma diviene valido punto destinato ad ampliarsi e quindi a sviluppare in modo permanente ed incidente la presenza della Chiesa.

Il progetto della “Volontary house”.
Sostanzialmente alla base della attuale presenza a Mida. Progetto approvato dal Vescovo ed incoraggiato. Che è parso più urgente in questo momento proprio perché progettato per assicurare una valida partenza di un discorso destinato a diventare impegnativo nel futuro e che riguarda l’Ospedale. Percepito sensibilmente come impossibile al momento, sia perché mancanti di fondi economici, sia delle condizioni di garanzia per la fattibilità. Metterlo in piedi potrebbe anche essere possibile, ma al momento davvero è troppo impegnativo. Ma nella ‘volontary house’ è presente una base direi preziosa per assicurare alla popolazione una assistenza sanitaria. Grazie agli ambulatori e alla infermeria. Certo poca cosa, ma già preziosa per le prime necessità quali vacinazioni, medicazioni, cure mediche e assistenza medica. Oltretutto, annessa alla alla volontary house c’è il ‘servizio di igiene’. La struttura che permette alla popolazione di accedere a lavatoi, servizi igienici, docce….e di usufruire di ampio guardaroba.
Di questo progetto in questi giorni si sono valutate molte cose. E dopo l’acqua del pozzo, anche la corrente elettrica che tra qualche settimana sarà portata fin qui predisporrà l’area ad essere edificata. Per riguardo la edificazione della casa prima di partire avremo a disposizione alcuni preventivi e una volta scelto quello più conveniente si darà inizio al lavoro. Dovremmo pertanto riuscire con i fondi a disposizione a realizzare tutto ciò che è: fondamenta e platea. Poi si vedrà. Cercheremo di arrivare presto ad avere almeno gli ambulatori medici, e il punto di igiene
 


 

 

presenza in Kenia a novembre del 2012

 

 Dunque una viaggio importante che i responsabili della Misheni na Ukarimu hanno in corso in questi giorni nella seconda metà del mese di novembre del 2012.  C'è il Presidente P.Giulio Manera e il Sig. Alfiero Borghese che ottemperano l'obbligo per l'Associazione di solidarietà e di collaborazione missionaria sul territorio ove si sta operando da oltre un anno sebbene dallo scorso Maggio come Misheni na Ukarimu.

I giorni sono dedicati allo espletamento di alcune importanti pratiche. Ma a parte queste che sono più burocratiche ci sono le varie attività che consistono nell'incontro con importanti organizzazioni che operano sul territorio. Incontri importanti per insieme riflettere sul futuro e su progetti che sebbene abbiano un loro percorso tuttavia hanno come comune denominatore l'aiuto e il sostegno delle persone davvero bisognose. Ci sono sati incontri con il Vescovo di Malindi e con il Presidente della Karibuni Onlus, Gianfranco Rainieri. Pure con Fabio Sevegnani  Presidente della Africa Proget onlus.I problemi non mancano nè le situzioni che mettono a dura prova queste relaltà di volontariato. La Presidenza della Misheni si è inoltre portata a Mida per verificare la situazione di attuabilità dei progetti su cui è impegnata. Ed è per questo che oltre ad aver incontrato insieme alla Karibuni Onlus la popolazione di Mida per questioni relative le attività scolastiche, ha convocato i tecnici del catasto di Malindi per alcune verifiche sui terreni interessati alla realizzazione della casa dei volontari che quanto mai si sta rendendo necessaria. Vogliamo aggiornarvi  e tenervi informati dell'andamento dei lavori, connessi al sopraluogo nei prossimi giorni.